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martedì 23 maggio 2017

Bonus mamma domani


Online il servizio per richiedere il premio alla nascita – 800 euro


Secondo quanto definito dalla circolare INPS 28 aprile 2017, n. 78 , è stato pubblicato il servizio online per presentare la domanda per il premio alla nascita di 800 euro (bonus mamma domani).

La domanda deve essere presentata dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e comunque, improrogabilmente, entro un anno dalla nascita, adozione o affidamento, esclusivamente online tramite:



• il Contact center Integrato al numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile.


Maggiori informazioni sul premio alla nascita, i destinatari, i requisiti, la documentazione e la presentazione della domanda sono disponibili consultando la scheda di servizio “Premio alla nascita - 800 euro”.
 
 
 
Cos'è
Il premio alla nascita di 800 euro (bonus mamma domani) viene corrisposto dall’INPS per la nascita o l’adozione di un minore, a partire dal 1° gennaio 2017, su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affido.
Il premio non concorre alla formazione del reddito complessivo di cui all'articolo 8 del Testo Unico delle imposte sui redditi.
I REQUISITI PER RICHIEDERE IL BONUS

Per avere diritto al bonus non sono previsti limiti di reddito. Possono richiederlo le mamme che hanno partorito un bambino, adottato o avuto in affidamento un minore nel 2017 e le gestanti che abbiano già terminato il settimo mese di gravidanza. Al momento della presentazione della domanda, occorrerà specificare per quale di questi eventi si richiede il beneficio. In caso di adozione, nazionale o internazionale, deve essere stata disposta con sentenza definitiva. E giacché la domanda va presentata per ogni evento, se è già stata inoltrata al compimento del settimo mese di gravidanza, non si potrà richiedere il bonus dopo la nascita del bambino. Le madri (o le gestanti) devono avere la cittadinanza italiana, comunitaria o anche extracomunitaria, ma in quest’ultimo caso devono essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Hanno diritto al bonus, infine, anche le donne con status di rifugiate politiche. Il contributo è una tantum: viene concesso una sola volta per ogni figlio. Nel caso i figli nati, adottati o affidati fossero due, alla mamma spetteranno 1.600 euro. In questo caso, se la domanda è stata inoltrata al compimento del settimo mese di gravidanza, dovrà poi essere ripresentata dopo la nascita con l’inserimento delle informazioni necessarie per l’integrazione del premio rispetto al numero dei bambini nati.

COME FARE LA DOMANDA
Tutte le indicazioni per richiedere il bonus sono contenute nella circolare 78/2017 dell’Inps. La domanda deve essere presentata all’Inps esclusivamente in via telematica attraverso tre modalità. Via web, tramite i servizi telematici accessibili dal portale www.inps.it per chi è in possesso del Pin dispositivo personale; contattando il Contact Center Integrato al numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o dal numero 06 164.164 (da rete mobile con tariffa a carico dell’utente); una terza alternativa è quella di rivolgendosi a qualsiasi patronato.

DOCUMENTI DA ALLEGARE

Per certificare lo stato di gravidanza si dovrà allegare alla domanda anche il certificato in questione in originale o, nei casi consentiti dalla legge, in copia autentica. Le gestanti potranno presentarlo allo sportello o spedirlo a mezzo raccomandata, oppure indicare il numero del protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico del servizio sanitario nazionale o convenzionato Asl. In caso sia già stata presentata una domanda all’Inps per un’altra prestazione (come la richiesta di esenzione dal lavoro per maternità a rischio) basterà indicare all’Inps che si è già certificata la gravidanza per la pratica precedente. Per le sole madri non lavoratrici, si potrà fornire il numero identificativo a 15 cifre di una prescrizione medica emessa da un medico del Servizio sanitario nazionale o convenzionato, indicando il codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso. Se la domanda è presentata a parto già avvenuto, la madre dovrà autocertificare il codice fiscale del bambino. Le madri extracomunitare in possesso del permesso di soggiorno dovranno, sempre attraverso un’autocertificazione, inserire gli estremi del documento nella domanda telematica.
 

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